All’interno del proprio locale, una delle bevande più gustose e richieste dalla clientela potrebbe essere proprio la grappa. Sono moltissimi, in tutta Italia, gli amanti di questo distillato che fa emergere in bocca dei sapori difficilmente ritrovabili in altre bevande e che possono realmente stupire il palato di diverse persone.
Se si è deciso di includere la grappa all’interno della propria proposta enogastronomica, magari scegliendo quella delle Distillerie Berta o quella di Giuseppe Romano Brotto, però, occorre sapere come servirla correttamente per consentire ai clienti di gustare a pieno il distillato in questione.
Non si tratta di un aspetto scontato in quanto, per troppo tempo, la grappa è stata considerata un distillato un po’ grezzo, amato solo da chi è alla ricerca di sapori forti. Al contrario, la grappa può anche essere raffinata all’assaggio e denotare anche come elegante un locale.
Andiamo quindi a vedere quali sono le regole da seguire per servire la grappa nella maniera più corretta possibile ed esaltarla a dovere.
Il giusto bicchiere
In maniera analoga ai bicchieri più adatti per i diversi tipi di vini, anche la grappa ha bisogno del giusto contenitore per essere valorizzata al meglio. Parliamo di “bicchiere” al singolare dal momento che il bicchiere principale che viene utilizzato per versare la grappa è quello chiamato tulipano. Esso si caratterizza per una pancia abbastanza larga e un restringimento nella parte alta del bicchiere, funzionale a far emergere i sapori specifici di una particolare grappa e a non far prevaricare l’alcool all’olfatto e al gusto.
Giusto evidenziare, però, che nel caso di grappe più invecchiate e barricate è possibile anche avvalersi di un bicchiere dalla pancia altrettanto estesa, come quelli da vino rosso o da cognac.
Attenzione alla temperatura
Di uguale importanza per servire la grappa correttamente è la temperatura a cui essa viene offerta ai clienti. In generale, la grappa non va servita né troppo fredda né troppo calda: se si esagerasse con l’aumento della temperatura, l’alcool sarebbe percepito come troppo acuto sia nel momento in cui si odora la grappa sia nel momento in cui la si assaggia. Nel caso in cui, invece, si optasse per una temperatura troppo fredda, il risultato sarebbe che gli aromi che la bevanda è in grado di sprigionare verrebbero neutralizzati.
Tranne alcune eccezioni, potremmo dire che per le grappe più giovani e dotate di aromi più accentuati la temperatura dovrebbe variare dai 15 ai 18 gradi mentre per quelle più vecchie siamo intorno ai 20 gradi.
Minima quantità, massimo gusto
Per poter gustare al meglio la grappa è bene non riempire il bicchiere prescelto fino all’orlo. Dinanzi a una grappa giovane, il consiglio è di riempire il bicchiere citato in precedenza, ossia il tulipano, fino a metà della sua pancia. Tanto basta per onorare dei sapori e dei profumi che solo in questa grappa possono essere rintracciati.
Per quel che riguarda, al contrario, una grappa più “robusta” a livello di gusto, a causa di un invecchiamento più avanzato, essa necessita innanzitutto di un bicchiero largo e di essere versata per un quarto del bicchiere. Questa bevanda va degustata in maniera lenta, concentrandosi su ogni nota di sapore che caratterizza la grappa.
Quando offrirla
Fondamentalmente, non esiste un momento più opportuno di altri per degustare la grappa. A ogni modo, la sua azione digestiva rende la grappa perfetta per essere consumata alla fine di un pasto abbondante in modo da concludere nel migliore dei modi l’eventuale pranzo o cena.
Tuttavia, ogni attimo della giornata è adatto a concedersi un bicchiere di grappa per rilassarsi e per assaggiare un distillato assolutamente unico.
Con cosa abbinarla
Dal momento che la grappa presenta dei profumi e dei gusti molto tipici, nell’abbinamento con il cibo (sì, perché come abbiamo scritto, questo distillato può essere consumato in qualunque attimo della giornata e non solo come conclusione di un pasto) occorre fare la massima attenzione per evitare che tali caratteristiche gustative vengano influenzate e messe in secondo piano.
Dunque, del cioccolato fondente è ottimo da abbinare con della grappa barricata e invecchiata in quanto il suo gusto dolce riesce a smorzare la nota speziata che un distillato del genere possiede. Infine, un’accoppiata che va provata per forza di cose è quella che vede una grappa più giovane essere accompagnata da dei formaggi stagionati per dare vita a un matrimonio di gusto.