Vini marchigiani: quali sono i migliori?

Nella regione Marche la tradizione vinicola è ben radicata nel territorio e nelle persone che lo abitano: dall’agricoltore che, giornalmente, si sveglia per controllare la vite e per eseguire tutte quelle azioni necessarie alla sua gestione, all’amante dei vini che ama bersi un bicchiere delle sue bottiglie preferite.

Questa sfrenata passione per il vino deriva anche dai fantastici vitigni che possiamo trovare nella zona marchigiana, in cui colline e mare si alternano oppure si fondono insieme per creare dei paesaggi mozzafiato. 

Immersi in questi meravigliosi paesaggi, quindi, dei vitigni coltivati con tutto l’amore del mondo fanno nascere dei vini intensi, unici, figli del particolare territorio che caratterizza le Marche. In questo articolo proveremo a elencare i migliori vini marchigiani, con la consapevolezza di lasciarne fuori alcuni altrettanto pregiati e dal gusto irresistibile.

Verdicchio dei Castelli di Jesi

Se dovessi chiedere a ogni abitante delle Marche il suo vino preferito, una buona parte risponderebbe sicuramente il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Siamo di fronte a un vino bianco, che deve il suo nome al colore che assume l’acino durante la maturazione e una volta che essa si è protratta nel tempo.

Un eccellente Verdicchio presenta un colore tendente al giallo paglierino e i sentori che si possono ritrovare in esso sono quelli floreali di rosa gialla e ginestra a cui si accompagnano dei profumi fruttati. All’assaggio, il vino è asciutto in bocca e si contraddistingue per una spiccata sapidità oltre al tipico finale amaro, ma delizioso, che termina la beva.

Oltre alla zona di Jesi, i vitigni da cui si ricava il Verdicchio sono presenti anche a Matelica, dove possiamo ritrovare il famoso Verdicchio di Matelica Riserva DOCG, dotato di un corpo più notevole e più marcato dal punto di vista dell’odore.

Inserire nella carta dei vini del tuo locale un Verdicchio dei Castelli di Jesi è sempre un’ottima scelta, assolutamente non scontata e in grado di far felice il palato dei clienti. Tra le cantine che lo producono e distribuiscono troviamo Sartarelli-Cuzziol Grandi Vini e Ciù Ciù Tenimenti. Nel caso in cui vuoi optare per quello di Matelica, il catalogo di Provima mostra dei Verdicchi frutto della passione che da più di 80 anni l’azienda mette nella coltivazione della vite.

Lacrima di Morro d’Alba

In una guida sui migliori vini delle Marche non poteva di certo mancare la Lacrima di Morro d’Alba. Fra le splendide colline dell’entroterra marchigiano viene coltivato il vitigno autoctono che prende il nome di Lacrima, chiamato in questo modo a causa della gracilità del chicco d’uva il quale, solitamente, si rompe e fa fuoriuscire il succo dando l’impressione che l’acino stia lacrimando.

La Lacrima viene prodotta quasi esclusivamente a Morro d’Alba, un piccolo paesino circondato da colline che, però, non si trova troppo lontano dal Mar Adriatico e che ha ottenuto la DOC per la produzione di questo vino rosso. Naturalmente, come per la maggior parte dei vini, anche la Lacrima di Morro d’Alba esprime nel proprio sapore le caratteristiche del luogo da cui ha origine. Per questo motivo, assaggiandolo potrai ritrovare degli aromi di frutta a bacca rossa, come ciliegie, more e mirtilli, accompagnati da delle note floreali di viole.

La vicinanza al mare dona al vino una buona sapidità unita a un’acidità che fa emergere il carattere deciso della Lacrima di Morro d’Alba. Scegliere questo vino tra quelli serviti nel proprio ristorante consente di far degustare ai propri clienti un vino dal gusto deciso, nonostante la sua struttura non sia accentuata, in cui i tannini sono robusti e in cui si può ritrovare tutta l’aromaticità descritta in precedenza.

Nella gioiosa cittadina di Morro d’Alba, l’azienda agricola Lucchetti produce una Lacrima di assoluta eccellenza senza utilizzare sostanze di origine chimica, ma valorizzando unicamente l’ambiente messo a disposizione dalla natura.

Rosso Conero

Un rilievo sporgente che dalla verde terraferma si tuffa nel blu cristallino del Mar Adriatico, il Monte Conero è un tesoro inestimabile di questa zona delle Marche. Il calore che contraddistingue il clima del promontorio e delle città che si trovano nelle sue vicinanze si riversa nel Rosso Conero DOC e gli conferisce un tenore avvolgente al palato.

Il vino rosso rubino proveniente dal litorale adriatico è il prodotto dell’incontro tra uve Montepulciano, in una percentuale che non deve essere inferiore all’85%, e uve Sangiovese, per un massimo del 15%. 

Struttura e corpo del Rosso Conero DOC sono piuttosto accentuati e selezionare bottiglie di questo vino per la propria attività permette di proporre un vino che presenta all’assaggio dei sentori di frutta rossa, come prugna e amarena, e profumi floreali di viole. I vini sottoposti a un affinamento più lungo, inoltre, possono far affiorare odori di cannella, tabacco e vaniglia.

Secco e asciutto in bocca, il Rosso Conero DOC è una vera gioia per il palato e riesce a non essere scontato per quel che riguarda il gusto. Sono diverse le cantine che producono il vino proveniente dalla costa adriatica, ma noi vi consigliamo la cantina Moroder, vero gioiellino del territorio che da secoli si occupa della coltivazione dei vitigni da cui prende forma il Rosso Conero DOC.

Rosso Piceno

Concludiamo questo viaggio tra i migliori vini marchigiani con il Rosso Piceno, un vino rosso prodotto nella città di Ascoli oltre che nelle zone di Ancona e Macerata. Si tratta di un vino elegante dalla struttura possente che si adatta alla perfezione a essere servito in ogni tipologia di locale.

Nasce dall’unione di uve Sangiovese e Montepulciano ed è piuttosto accentuata la nota “vinosa” nelle bottiglie più giovani. In generale, nella beva ritroviamo un gusto caldo e morbido, piuttosto avvolgente, mentre all’olfatto è possibile scorgere dei profumi di prugna e violetta oltre all’amarena e a ulteriori sentori floreali. 

bottiglie e bicchieri di vino in ristorante